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Storia e materiali

Canovas, un capo del governo scrittore e poeta

canovas del castillo fotoNato a Malaga l’8 febbraio del 1828, Antonio Canovas del Castillo era stato diverse volte capo del governo spagnolo. Scrittore e politico andaluso, pubblicò da giovane una fortunata raccolta di poesie intitolata “La joven Malaga” e, in seguito, diversi studi storici. Nel 1845 partì per Madrid dove, per poter studiare e conseguire la laurea in giurisprudenza, era costretto a mantenersi lavorando nelle officine della ferrovia Madrid-Aranjuez; impiego che il giovane Canovas ottenne grazie alla mediazione di un potente zio, Serafin Estebanez Calderon. A 22 anni diventò direttore del periodico “La Patria”, organo ufficiale dell’opposizione conservatrice al governo moderato di Narvaez. Nel 1854 fu eletto deputato nella sua città natale e dopo un soggiorno di due anni a Roma tornò a Madrid, nominato “oficial” della Segreteria di Stato.

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L'attentato del Corpus Domini, le torture e il processo militare del Montjuich

Bomba Corpus DominiIl 7 giugno 1896 una bomba scoppiò in calle Cambios Nuevos, a Barcellona, durante la processione del Corpus Domini. L'ordigno – una bomba Orsini – fu lanciata mentre la piazza era attraversata da operai e non dalle autorità. Furono 12 i morti, 35 i feriti. L'attentato fu immediatamente attribuito agli anarchici nonostante la mancanza di prove e nonostante le modalità (gli anarchici avrebbero tentato di colpire le autorità e non gli operai).

Nelle ore successive all'esplosione furono arrestate e condotte al castello di Montjuich circa quattrocento persone tra anarchici, socialisti e repubblicani. Nelle segrete del castello, gli arrestati furono interrogati e torturati. Ne seguì un processo militare, celebrato all'interno del Montjuich dall'11 al 15 dicembre 1896, che vedeva imputati 87 anarchici a vario titolo considerati coinvolti

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L'esecuzione

Lesecuzione - 5-1Alle 11 del 20 agosto 1897, dopo aver rifiutato i conforti religiosi offerti dai padri dominicani e dopo aver risposto brevemente a una lettera della madre, Angiolillo fu condotto nel cortile del carcere di Vergara per essere giustiziato con la garrota. La notte l'aveva passata nella piccola cappella del penitenziario in compagnia di alcuni militari di guardia e di alcuni religiosi i quali avevano tentato inutilmente di ottenere la conversione del condannato e il pentimento.

L'esecuzione della condanna fu affidata a Gregorio Mayoral Sendino, il il boia del tribunale di Burgos.

Angiolillo, una volta sistemato sulla garrota, rifiutò di indossare anche il cappuccio nero che solitamente veniva messo ai condannati a morte. E sul palto rifiutò ancora i conforti religiosi. Urlò, poco prima di morire, «Germinal!», il titolo del libro di Emile Zola. Lo stesso giorno, un’ora prima del tramonto, il corpo dell’anarchico fu sepolto in una fossa senza nome, in terra sconsacrata.

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L'omicidio di Canovas del Castillo

SANATORIO DI SANTA AGUEDAIl 4 agosto del 1897, Michele Angiolillo arrivò a Santa Agueda, località termale nei pressi di Mondragón, dopo un viaggio in treno da Madrid a San Sebastian e da qui a Gesalibar. Alle terme si registrò con il nome di Emilio Rinaldini, giornalista italiano di 26 anni, dichiarando di soffrire di faringite cronica. Per tre giorni, seguendo normalmente le attività del centro di cura, Angiolillo studiò i movimenti di Canovas. Il tipografo fu notato da diverse persone, le quali riferirono in seguito di aver apprezzato, di Angiolillo, l’educazione e la conoscenza della lingua spagnola. Ma era silenzioso e solitario. Lo stesso Canovas lo incrociò spesso; il tipografo, in tutte le occasioni, lo aveva salutato ossequiosamente.

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"El disastre" spagnolo

MambisesIl gesto di Angiolillo ha avuto conseguenze storiche importanti, a cominciare dalla svolta nella politica coloniale della Spagna.

Antonio Canovas del Castillo era un convinto sostenitore del colonialismo e dei metodi repressivi che il generale Weyler applicava sull'isola di Cura. Poco più di un mese dopo la morte di Angiolillo, il 2 ottobre 1897, la regina reggente di Spagna Maria Cristina diede al liberale Praxedes Mateo Sagasta l’incarico di formare il nuovo governo. Quattro giorni dopo, appena insediato, il governo rimosse il sanguinario generale Weyler (chiamato “Il macellaio” dai giornali statunitensi) da ogni incarico a Cuba e il 25 novembre, la regina firmò un decreto col quale fu riconosciuto, a Cuba e Portorico, il regimen autonomico: tutti i poteri, tranne le relazioni estere e le competenze riferite alla guerra, furono affidati a un parlamento bicamerale. Si trattò di uno stratagemma per tentare di continuare ad avere il possesso dell'isola e per tenere buoni gli insorti cubani e gli Stati Uniti d'America. La Spagna era ormai molto debole e per di più aveva perso un primo ministro forte come Canovas del Castillo.

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Il processo

Dopo l'attentato, Michele Angiolillo fu trasferito nel carcere di Vergara dove, il 13 agosto, si tenne una breve istruttoria del processo di cui era scontato l’esito: l’esecuzione capitale. Il giorno dopo, il 14, cominciò a porte chiuse il processo, sempre nel carcere di Vergara, dinanzi a un tribunale militare, il “Consejo de guerra ordinario”, presieduto dal giudice Fernando Almarza Zulueta, colonnello di fanteria. La pubblica accusa fu affidata al tenente uditore Carlos de la Escosura y Fuertes, mentre la difesa d’ufficio di Angiolillo la sostenne un tenente d’artiglieria, Tomas Gorria y Oral.

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La Valigia delle Indie

Valigia delle indie - percorso dettagliato - immagine depocaIl “Peninsular Express”, chiamato anche “Valigia delle Indie”, era il leggendario treno che univa Londra con Brindisi. Il collegamento era settimanale: il convoglio partiva da Londra il venerdì alle ore 21 e quarantaquattro ore dopo arrivava a Brindisi. Transitava per Parigi, Modane e attraverso il traforo del Frejus entrava nel territorio italiano dove con un locomotore a vapore FS 552 della Società delle Ferrovie Adriatiche proseguiva il viaggio per Torino, Bologna, Ancona, Pescara, Foggia. A Brindisi i passeggeri proseguivano il loro viaggio per Bombay a bordo di piroscafi della società inglese Peninsular and Oriental Steam Navigation Company (P&O).

Il convoglio era composto da due bagagliai, una carrozza ristorante e due carrozze-letto della Compagnie Internationale des Wagons-Lits (CIWL). In alcuni tratti il treno raggiungeva la velocità di 100 chilometri orari. Complessivamente il viaggio da Londra a Bombay durava 22 giorni. Il primo viaggio ufficiale della Valigia delle Indie avvenne in 25 ottobre 1870. I collegamenti furono interrotti nel 1914, alla vigilia dello scoppio della Prima

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L'autodifesa di Michele Angiolillo

Il testo che segue è stato pubblicato dal settimanale di Parigi “La Libertaire” nel 1897 e ripubblicato in Italia dalla rivista clandestina “L'Agitazione” - fondata da Errico Malatesta ad Ancona - sul numero 25 del 2 settembre 1897. Viene qui ripubblicato ripreso da "L'Agitazione". Il testo introduttivo in corsivo è attribuibile a Errico Malatesta)

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1944, la scoperta di Auschwitz

virgolette aperte dimDentro quella guerra, la Seconda Mondiale, non si trova nessuna notizia della famiglia dell’anarchico Michele Angiolillo. E non è solo un fatto di archivi, di carte e di registri dei nati e dei morti davirgolette chiuse dim tenere in ordine soprattutto quando intorno c’è troppa gente che muore. Niente di tutto questo. È che è così, è che dentro una guerra si è tutti dispersi o morti, in qualche modo.

(Tratto da “Questionario per il destino”)

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